“La più grande sfida è stata disegnare due divani per Porro, in occasione del suo anniversario dei cent'anni. Il nome Moulage deriva da una tecnica di lavorazione sartoriale per realizzare i vestiti direttamente sul manichino. Si usa drappeggiare, quindi piegare, costruire delle pieghe direttamente sul manichino dal quale poi deriva il cartamodello per fare il modello definitivo. C'è questa bella piega che rincorre il bracciolo e viene fissata da tre punti di imbastitura a bastoncino che ne danno una caratteristica molto particolare.
Tobu è caratterizzato da una serie di pannelli che vengono montati come schienale e come bracciolo. Hanno una forma molto particolare perché molto sottile, ricorda il profilo alare. Abbiamo fatto un lavoro molto attento, soprattutto sulla parte di comfort e di rivestimento. Io ritengo che il comfort di un divano sia parte essenziale, perché uno quando torna a casa deve sentirsi avvolto nella propria alcova.
Quello che ho disegnato corrisponde un pochino all'atteggiamento di Porro che è non urlare, non essere chiassoso, senza mai dimenticare la contemporaneità.”
Francesco Rota