La mostra “Cabinet of Curiosities”, inaugurata nello showroom Porro duriniquindici a Milano durante il Salone del Mobile, continua il suo tour dei maggiori eventi internazionali e dei principali rivenditori del marchio in tutto il mondo, e dopo essere esposta a IDS Vancouver viaggia nel Sud Est Asiatico.
Dal 10 marzo al 15 aprile la mostra “Cabinet of Curiosities” sarà in scena da Dream Interiors, lo showroom che rappresenta lo stile e il design sull’isola dalla sua fondazione nel 2006. Special Opening per clienti ed architetti l’8 marzo in occasione di Maison&Objet Asia.
In punta di piedi e con la discrezione che la caratterizza fin dalle origini, Porro arriva all’importante traguardo dei 90 anni fedele alla sua particolare ricetta dell’abitare, al suo mix unico di minimalismo e sperimentazione. Da un lato sistemi iper-accurati, in cui ogni centimetro è attentamente calcolato, le superfici ricercate e i materiali preziosi, per disegnare spazi architettonici di altissima qualità sempre diversi in forza di un approccio sartoriale nella scelta tra un ventaglio di finiture particolarmente ampio, dall’altro oggetti speciali, che ne condensano tutte le caratteristiche in piccola scala sprigionando forza, expertise tecnica e creatività.
Per festeggiare il proprio compleanno, partendo dal tema del “contenere” tipico del proprio lavoro e proseguendo il proprio percorso di ricerca unico sui materiali, Porro ha coinvolto tutti i designer che hanno contribuito negli anni al proprio catalogo ed altri nomi speciali nella creazione di una collezione di scatole di legno ottenute mixando a piacere le 16 essenze del campionario, diverse per funzione e sistema apertura.
Se la scatola di Piergiorgio Cazzaniga si ispira alla “meda”, la catasta di legname che storicamente si faceva in tutti i paesi, apparendo come un’architettura giapponese in miniatura di pieni e di vuoti, la scatola delle Front è un pezzo di legno lavorato digitalmente per apparire come sotto un drappeggio, evocando l'arte di Christo di impacchettare gli edifici e la scultura rinascimentale con la sua capacità di scolpire finemente il marmo facendolo sembrare pelle; la scatola di Gamfratesi è un omaggio al logo Porro disegnato nel 1966 da Bruno Munari con la sua forma ad O che si apre come una coccinella, mentre il progetto di Piero Lissoni è una scatola magica, che si apre in due parti mostrando tesori nascosti. La scatola di LucidiPevere è realizzata con un foglio di impiallacciatura curvato su se stesso e tenuto chiuso da un giunto di ottone che funge da sistema di apertura, mentre la scatola di Alessandro Mendini è un piccolo capolavoro di intarsio ed ebanisteria con la sua forma meditativa ad occhio e le colorazioni della terra; Neri&Hu fanno rivivere in chiave contemporanea la tradizionale scatola cinese data in dote alle fanciulle, il cui manico metallico diventa una specchiera, mentre quella di Elisa Ossino è una scatola per pensieri, che racchiude sottochiave una sequenza di contenitori sempre più piccoli nelle diverse essenze Porro; la scatola di Christophe Pillet esplora la tornitura e l’intaglio al laser dando vita ad una raffinato portafiammiferi, infine il progetto di Soda Des/gners è un contenitore con un divertente effetto “twist” interno in alluminio massiccio, per non dimenticare anche il metallo, uno dei materiali più amati dal marchio.
Una serie di curiosities che traducono “in scala extrasmall” l’alta qualità tecnica, materica ed estetica di ogni creazione del marchio, raccontandone la capacità unica di seguire i desideri di ogni progettista eseguendo un ampio spettro di personalizzazioni.


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